Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30335 del 21 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30335PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni può essere disposto solo se sussiste il requisito della pertinenzialità dei beni ai reati contestati, indipendentemente dalla qualità di imputato o estraneo della persona cui i beni appartengono e dal luogo in cui si trovano. Il giudice deve motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di tale requisito, senza poter integrare con proprie argomentazioni la motivazione carente del provvedimento originario. Il sequestro non può essere disposto in assenza di una valutazione specifica sulla necessità probatoria del singolo bene, né può essere mantenuto oltre la conclusione del procedimento penale in cui è stato disposto, salvo che permangano esigenze investigative. La persona cui i beni sono stati sequestrati, pur non essendo parte del processo, può proporre ricorso per cassazione avverso il provvedimento di sequestro, ma tale ricorso deve essere presentato da un difensore abilitato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/03/2009 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Fraticelli chiedeva l'annullamento con rinvio;

Rilevato che il difensore Avv. MONACO insisteva nei motivi.

FATTO E DIRITTO

Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria, g…

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