Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22333 del 8 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22333PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche in relazione a reati di criminalità organizzata, deve considerare distinti e diversi presupposti rispetto all'applicazione dell'attenuante speciale di cui all'art. 8 della L. n. 203 del 1991. Mentre quest'ultima è conseguenza del valido contributo fornito dall'imputato allo sviluppo delle indagini, le attenuanti generiche si fondano su una valutazione complessiva di numerosi e diversificati elementi sintomatici, quali i motivi che hanno determinato il reato, le circostanze che lo hanno accompagnato, il danno cagionato e la condotta tenuta post delictum. Pertanto, il comportamento successivo alla commissione del reato, volto a dissociarsi dal contesto criminale di appartenenza, pur potendo essere valutato ai fini dell'applicazione dell'attenuante speciale, non costituisce di per sé un elemento autonomamente significativo per la concessione delle circostanze attenuanti generiche, rappresentando tale condotta un elemento connaturale alla scelta di collaborare con la giustizia. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente negare le attenuanti generiche sulla base di altri elementi, come i precedenti penali dell'imputato, la gravità del fatto accertato e la spiccata capacità a delinquere dimostrata, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domeni - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/05/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. COCOMELLO Assunta, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza della Corte di assise di appello di Nap…

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