Consiglio di Stato sentenza n. 10579 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:10579SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in materia di abusi edilizi e ordini di demolizione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un atto vincolato, ancorato esclusivamente alla sussistenza di opere realizzate in assenza di titolo o in difformità dallo stesso. L'Amministrazione ha il dovere di adottarlo, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato compiuta a monte dal legislatore. Pertanto, verificata la sussistenza dei manufatti abusivi, non è necessaria una specifica motivazione circa la ricorrenza del concreto interesse pubblico alla rimozione, neppure quando sia trascorso un notevole lasso di tempo dalla realizzazione dell'abuso, non potendo configurarsi alcun legittimo affidamento in relazione a situazioni contra legem. 2. Ai fini edilizi, il concetto di pertinenza urbanistica è sottoposto ad un'accezione fortemente restrittiva, richiedendosi un oggettivo nesso funzionale e strumentale tra la cosa accessoria e quella principale, tale da consentire esclusivamente la destinazione della cosa ad un uso pertinenziale durevole, con dimensioni ridotte e modeste rispetto all'opera principale, senza autonomo valore di mercato e senza comportare un carico urbanistico o un'alterazione significativa dell'assetto del territorio. Pertanto, non può ritenersi meramente pertinenziale un abuso che, pur avendo proporzioni sensibilmente ridotte rispetto all'opera principale, presenta caratteristiche di rilevante dimensione, autonomo valore di mercato e rilevante carico urbanistico. 3. La realizzazione di tettoie di consistenti dimensioni, comportanti una perdurante alterazione dello stato dei luoghi e incidenti in modo stabile e duraturo sull'assetto urbanistico-edilizio del territorio, necessita del preventivo rilascio del permesso di costruire, a prescindere dalla loro qualificazione civilistica come pertinenze.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/12/2022

N. 10579/2022REG.PROV.COLL.

N. 02332/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2332 del 2017, proposto dal signor Vincenzo Lombardi, rappresentato e difeso dall’avvocato Giuseppe Romano, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Angelo Caliendo in Roma, via Cagliari, n. 14;

contro

il Comune di San Vitaliano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Francesco Di Lorenzo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giancarlo Viglione in Roma, lungotevere dei Mellini, n. 17;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per la Campania, Sezione II, n. 61 del 3 gennaio 2017, resa
inter partes
, concernente la demolizione di o…

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