Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1728 del 14 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1728PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presunzione di pericolosità sociale derivante dall'aggravante del contesto mafioso non può essere automaticamente applicata quando l'associazione criminale di riferimento risulti ormai scompaginata e irrimediabilmente disgregata, essendo necessario in tal caso valutare concretamente la sussistenza di attuali esigenze cautelari, senza poter prescindere dal tempo trascorso dalla commissione dei reati contestati. Inoltre, la mera latitanza dell'indagato, ove questi si sia successivamente costituito volontariamente, non è di per sé sufficiente a giustificare la permanenza della misura cautelare, dovendosi in ogni caso verificare l'effettiva attualità del pericolo, anche alla luce della coerenza e attendibilità degli elementi probatori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. FI. Br.;

contro l'ordinanza 27 aprile 2007 del Tribunale di Napoli;

Udita la relazione del Consigliere Dott. AGRO ((omissis));

Udito il P.G. DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito per il ricorrente l'avvocato Dott. CIARDULLO Massimo.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Napoli ha confermato la mi…

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