Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44677 del 7 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:44677PEN

Massima

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Il dolo eventuale si configura quando l'agente, pur rappresentandosi chiaramente la significativa possibilità di verificazione dell'evento lesivo, decide comunque di agire, accettando il rischio che tale evento si realizzi. Pertanto, il dolo eventuale sussiste anche quando l'agente, consapevole delle precarie condizioni di salute della vittima, la colpisce reiteratamente e con violenza, cagionandone il decesso, pur non avendo come fine specifico quello di ucciderla. In tali casi, la prevedibilità dell'evento morte, desunta dalla particolare modalità della condotta e dalla conoscenza dello stato di salute della vittima, integra gli estremi del dolo eventuale, non essendo necessario che l'agente abbia avuto la volontà diretta di cagionare la morte. Inoltre, il nesso causale tra le lesioni inferte e l'evento morte può essere ravvisato anche in presenza di concause, come lo stato di grave malattia della vittima, qualora i colpi inferti dall'agente siano idonei a provocare un grave shock traumatico che, sommandosi alle precarie condizioni di salute della persona offesa, ne determini il decesso. In tali ipotesi, la valutazione degli elementi probatori compiuta dai giudici di merito, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CURAMI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LANNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di assise di appello di Brescia del 16/09/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. POSCIA GIORGIO;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi della Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 e succ. modd., dal Pubblico ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dott.ssa PASSAFIUME SABRINA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

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