La proroga di 12 mesi delle concessioni demaniali marittime, prevista dalla recente normativa al fine di ridurre gli effetti economici derivanti dalla diffusione del Covid-19 e dalle conseguenti misure di prevenzione e contenimento adottate, costituisce una misura eccezionale e temporanea volta a tutelare gli operatori economici concessionari, la cui attività è stata pregiudicata dall'emergenza sanitaria. Tale proroga, disposta d'ufficio dall'Autorità concedente, non richiede alcuna istanza o formalità da parte del concessionario, essendo automaticamente applicabile a tutte le concessioni in scadenza nel periodo di riferimento. Tuttavia, la proroga non si estende oltre il termine previsto dalla legge, né può essere ulteriormente prorogata o rinnovata, dovendosi al suo scadere procedere al rinnovo o alla nuova assegnazione della concessione secondo le ordinarie procedure. Inoltre, il concessionario non può vantare alcun diritto di preferenza o di rinnovo automatico della concessione, essendo rimessa all'Autorità concedente la valutazione discrezionale circa l'eventuale prosecuzione del rapporto concessorio, da effettuarsi nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e parità di trattamento. In tale contesto, il rigetto della richiesta di proroga oltre il termine legale, motivato dall'Autorità con riferimento alle sopravvenute novità normative, non è sindacabile in sede giurisdizionale qualora il concessionario abbia manifestato la rinuncia all'interesse alla definizione del giudizio, essendo venuto meno il presupposto per l'impugnazione.