Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 748 del 2018

ECLI:IT:TARLE:2018:748SENT

Massima

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L'annullamento d'ufficio di un titolo edilizio in sanatoria, intervenuto a distanza temporale considerevole dal provvedimento annullato, deve essere motivato in relazione alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all'adozione dell'atto di ritiro, anche tenuto conto degli interessi dei privati destinatari del provvedimento sfavorevole. Tuttavia, il mero decorso del tempo non consuma il potere di annullamento d'ufficio, il cui termine "ragionevole" decorre solo dal momento della scoperta, da parte dell'amministrazione, dei fatti e delle circostanze posti a fondamento dell'atto di ritiro. L'onere motivazionale risulta attenuato in ragione della rilevanza e autoevidenza degli interessi pubblici tutelati, potendo essere soddisfatto attraverso il richiamo alle pertinenti circostanze in fatto e il rinvio alle disposizioni di tutela violate. Inoltre, la non veritiera prospettazione da parte del privato delle circostanze in fatto e in diritto poste a fondamento dell'atto illegittimo a lui favorevole non consente di configurare in capo a lui una posizione di affidamento legittimo, con la conseguenza che l'onere motivazionale gravante sull'amministrazione potrà dirsi soddisfatto attraverso il documentato richiamo alla non veritiera prospettazione di parte. In tali ipotesi, l'annullamento d'ufficio si configura quale esito doveroso, alla luce della mancanza di veridicità delle dichiarazioni rese dal privato, in ogni caso tali da indurre in errore l'Amministrazione all'atto della concessione del titolo edilizio in sanatoria, non potendo pertanto essere evocati i principi generali posti a presidio dell'esercizio del potere (discrezionale) di autotutela decisoria. L'interesse pubblico alla rimozione del provvedimento illegittimo consiste nell'interesse della collettività al rispetto della disciplina urbanistica, non richiedendosi un'espressa e specifica motivazione sul pubblico interesse, in considerazione della circostanza che le affermazioni miranti a considerare il rilievo del decorso del tempo sono tutte imperniate sulla tutela dell'affidamento del privato, ossia su una situazione qui non sussistente, stante l'erronea rappresentazione dei fatti proposta al Comune, dovuta proprio a fatto del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/05/2018

N. 00748/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00889/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 889 del 2011, proposto da
Lerna Giuseppe e S.G.P. S.r.l. (già Stamplast S.r.l.), in persona del suo legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'avvocato Ernesto Sticchi Damiani, con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via 95° Rgt Fanteria, 9;

contro

Comune di Francavilla Fontana e Regione Puglia, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

- del provvedimento del Dirigente dell'Ufficio Tecnico - Settore Urbanistica del Comune di Francavilla Fontana prot. n. 0008085/2011 del 02.…

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