Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3338 del 25 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3338PEN

Massima

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L'aggravante della esposizione alla pubblica fede nel delitto di furto si configura anche quando il bene sottratto si trovi in un'area privata ma liberamente accessibile al pubblico, in cui il proprietario non possa assicurare una custodia continua, determinando così un affidamento del bene alla altrui buona fede. Tale aggravante ricorre non solo in caso di necessità di esposizione, ma anche quando l'esposizione derivi da una consuetudine conforme a usi e abitudini sociali, come nel caso di ombrelloni o altri beni esposti all'esterno di esercizi commerciali per offrire riparo ai clienti, anche se motivata da ragioni di comodità e non imposta da situazioni di necessità. Pertanto, ai fini della configurabilità dell'aggravante, è irrilevante che l'area in cui si trovi il bene sia oggetto di una concessione di suolo pubblico al proprietario, essendo sufficiente che il bene sia liberamente accessibile al pubblico e non possa essere adeguatamente custodito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/09/2021 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Palermo ha confermato la sentenza del 23 maggio 2019 del Tribunale di Palermo che…

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