Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3110 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3110SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato è legittimo quando lo straniero risulti essere stato precedentemente espulso con accompagnamento alla frontiera e sia rientrato nel territorio nazionale senza la prescritta autorizzazione del Ministro dell'interno, in quanto tale condotta integra una violazione della disciplina normativa di cui agli artt. 13, comma 13 e 4, comma 6 del d.lgs. n. 286/1998, che prevede l'inapplicabilità della procedura di emersione del lavoro irregolare di cui all'art. 33 della l. n. 189/2002 nei confronti degli stranieri espulsi e non autorizzati a rientrare. In tali ipotesi, il provvedimento di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, essendo adottato in conformità alla normativa vigente, non può dar luogo a responsabilità risarcitoria dell'Amministrazione, in assenza dei presupposti della colpa, del danno effettivo e del nesso causale tra atto illegittimo e pregiudizio subito.

Sentenza completa

N. 09948/2005
REG.RIC.

N. 03110/2011 REG.PROV.COLL.

N. 09948/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9948 del 2005, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis))', con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, via G. di Bartolo, 22;

contro

il Ministero dell'interno, in persona del Ministro pro tempore;
la Questura di Roma in persona del Questore pro tempore,
rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la quale sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto della Questura di Roma, in data 9.8.2004 con cui è stata respinta l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno …

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