Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36695 del 24 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36695PEN

Massima

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Il diritto di critica, anche se esercitato con toni aspri e sarcastici, è legittimo quando le espressioni utilizzate, pur se veicolate in forma scherzosa e ironica, consistono in un'argomentazione che esplicita le ragioni di un giudizio negativo collegato a fatti specifici e non si risolvono in un'aggressione gratuita alla sfera morale altrui. Pertanto, le affermazioni che, pur con linguaggio colorito, censurano il modo di svolgere le funzioni da parte di un pubblico ufficiale, senza attaccare la sua sfera personale, rientrano nell'esercizio legittimo del diritto di critica, anche se pronunciate in un contesto di tensione derivante da recenti consultazioni elettorali. Il rispetto della verità del fatto assume un rilievo affievolito nell'esercizio del diritto di critica, rispetto alla diversa incidenza sul versante del diritto di cronaca, in quanto la critica, quale espressione di opinione meramente soggettiva, ha per sua natura carattere congetturale e non può pretendersi rigorosamente obiettiva ed asettica. Ciò che rileva ai fini dell'abuso del diritto non è la maggiore o minore aggressività dell'espressione o l'asprezza dei toni, ma la gratuità delle aggressioni non pertinenti ai temi apparentemente in discussione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/07/2016 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA FIDANZIA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'inammissibilita';
Udito il difensore (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS) per la parte civile;
Per la parte civile il difensore presente chiede il rig…

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