Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33739 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33739PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di tentata estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, compie atti idonei e diretti in modo univoco a farsi consegnare indebitamente una somma di denaro, anche se il suo intento criminoso non riesce per cause indipendenti dalla sua volontà. La minaccia deve essere valutata nel suo concreto significato, in relazione alle circostanze del caso e alla condizione della persona offesa, senza che sia necessario l'effettivo conseguimento del profitto illecito. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che l'agente abbia compiuto atti idonei e diretti in modo univoco a realizzare il proposito estorsivo, anche se il suo intento criminoso non sia andato a buon fine per cause indipendenti dalla sua volontà. La successiva corresponsione periodica di somme di denaro da parte della persona offesa, pur essendo un elemento rilevante ai fini della prova del reato, non è necessaria per la sua consumazione, essendo sufficiente la sola minaccia idonea a determinare il timore nella vittima e a indurla a cedere alle richieste dell'agente. Pertanto, la mancata realizzazione dell'intento estorsivo non esclude la configurabilità del reato di tentata estorsione, purché siano provati gli atti idonei e diretti in modo univoco a realizzarlo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. TADDEI M.B. - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n.7952/2016 della Corte d'appello di Napoli, sezione 4, del 02.12.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Mura Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per gli imputati, l'avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimen…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.