Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53807 del 29 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53807PEN

Massima

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Il giudice per le indagini preliminari, nel decidere sull'opposizione alla richiesta di restituzione di un bene sequestrato, è tenuto a fissare apposita udienza camerale ai sensi dell'art. 127 c.p.p., non potendo adottare un provvedimento de plano senza consentire all'interessato di far valere pienamente le proprie ragioni. Il rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa costituisce un principio fondamentale del processo penale, che impone al giudice di garantire all'opponente la possibilità di essere ascoltato prima dell'adozione di una decisione sulla restituzione del bene sequestrato. Tale principio trova applicazione anche nelle procedure incidentali relative alla gestione dei beni sequestrati, in quanto funzionale a consentire un pieno esercizio del diritto di difesa dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. COSCIONI - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto n.46817 del 16/05/2017 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di ROMA;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. COSCIONI Giuseppe;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo annullarsi il decreto impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 13 agosto 2015 il giudice delle indagini preliminar…

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