Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Francesco Pumilia e Laura Fiore contro il Comune di Roma, ha affermato il seguente principio di diritto: L'amministrazione è tenuta a provvedere sull'istanza dei ricorrenti volta a verificare la regolarità edilizia e urbanistica di un immobile nonché il possesso dei necessari titoli abilitativi, definire le eventuali istanze di condono e accertare la legittimità dell'attività svolta nei locali. Tuttavia, ove l'amministrazione dimostri di aver già avviato tali verifiche e di non aver riscontrato pendenze relative a istanze di condono, il Giudice può legittimamente soprassedere alla nomina di un commissario ad acta, fermo restando il potere dei ricorrenti di riproporre tale istanza qualora l'amministrazione non concluda il procedimento in un termine ragionevole. Ciò in quanto il potere dell'amministrazione e quello del commissario ad acta sono concorrenti, di modo che ciascuno dei due soggetti può dare attuazione a quanto prescritto dalla sentenza, evitando così il rischio di una duplicazione del procedimento con conseguenti riflessi negativi sulla sua sollecita definizione.