Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52150 del 7 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52150PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale dell'imputato per i reati di concorso in detenzione e cessione di sostanze stupefacenti può essere accertata sulla base di un compendio probatorio complesso e autonomamente concludente, costituito da plurimi elementi di prova - quali intercettazioni telefoniche, sequestri di sostanza stupefacente, dichiarazioni di coimputati e consulenze tecniche - che rendono le dichiarazioni etero-accusatorie del coimputato chiamante in correità superflue e meramente confermatorie. Tali elementi probatori, valutati nel loro complesso e secondo criteri di logica e razionalità, possono integrare un quadro indiziario grave, preciso e concordante, idoneo a fondare un giudizio di responsabilità penale, anche in assenza di sequestri di sostanza stupefacente che comprovino la percentuale di principio attivo, purché sia comunque accertata la concreta offensività della condotta. La motivazione della sentenza di condanna deve illustrare in modo esauriente e immune da vizi logici e giuridici le ragioni per le quali il complesso probatorio è ritenuto dotato di concludente capacità dimostrativa, senza necessità di una rivalutazione delle singole risultanze istruttorie da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefan - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 33/2015 pronunciata dalla Corte di appello di Trieste il 12/1/2015;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MOGINI Stefano;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROSSI Agnello, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre per…

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