Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47108 del 13 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:47108PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra il reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. e i reati-fine commessi dal singolo partecipe nell'ambito dell'associazione criminosa è subordinata alla prova che tali reati-fine fossero stati programmati e deliberati sin dal momento iniziale della vita associativa o, quanto meno, al momento dell'adesione del singolo al programma criminoso. Non è sufficiente il generico programma dell'organizzazione criminale di commettere reati contro il patrimonio per ritenere automatica la continuazione tra il delitto associativo e tutti i singoli reati contro il patrimonio commessi in esecuzione di tale programma, a meno che non sia provato che i singoli delitti erano presenti nella mente dell'agente nelle loro linee essenziali sin dal momento in cui venne posto in essere il reato associativo. Inoltre, ai fini della retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, il momento in cui dagli atti possono desumersi i gravi indizi di colpevolezza coincide non con la materiale disponibilità dell'informativa di reato, ma con quello in cui il suo contenuto possa considerarsi "recepito" dal pubblico ministero, risultante dal tempo obiettivamente occorrente per una lettura ponderata del materiale, senza che rilevi la mera conoscenza o conoscibilità di determinati fatti da parte degli inquirenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catania emessa ex articolo 310 c.p.p. in data 29/05/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Rossella Catena;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Angelillis Ciro, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del Riesame di Ca…

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