Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2248 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:2248SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione a servizio pubblico imposto su un'area di proprietà privata, qualora sia decorso il termine quinquennale di efficacia senza che sia stato realizzato il relativo intervento pubblico, non determina l'obbligo per l'amministrazione comunale di ridefinire la destinazione urbanistica dell'area, in quanto tale vincolo deve essere qualificato come conformativo e non espropriativo. Pertanto, in assenza di un provvedimento espresso di modifica della destinazione urbanistica, il proprietario non può pretendere che l'amministrazione proceda d'ufficio a tale ridefinizione, essendo onere del privato proporre apposita istanza di variante urbanistica, la cui accoglimento o rigetto rientra nella discrezionalità della pubblica amministrazione. Il mancato riscontro da parte dell'amministrazione a tale istanza non integra un silenzio inadempimento, ma legittima il proprietario a impugnare l'eventuale provvedimento espresso di rigetto con il rito ordinario.

Sentenza completa

N. 01591/2013
REG.RIC.

N. 02248/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01591/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1591 del 2013, proposto da Finim Dardo Srl, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Palermo, via G. di Giovanni 14,

contro

Comune di Palermo in Persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune in Palermo, piazza Marina N.39,

per la declaratoria

del silenzio inadempimento sul'istanza prodotta dalla Finim Dardo s.r.l., del 7 maggio 2013, con la quale si chiede una variante al PRG al fine d…

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