Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52010 del 24 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:52010PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può essere desunto dalle risultanze delle attività di intercettazione, le quali, se gravi, precise e concordanti, costituiscono fonte probatoria diretta, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, purché l'interpretazione del contenuto delle conversazioni sia logica e conforme alle massime di esperienza. In particolare, le conversazioni che evidenziano rapporti consolidati tra l'indagato e i vertici dell'associazione, finalizzati alla gestione delle attività di spaccio di stupefacenti, sono idonee a dimostrare il ruolo consortile dell'indagato e la sua consapevolezza di contribuire al perseguimento delle strategie criminali del sodalizio mafioso. L'interpretazione del linguaggio e del contenuto delle intercettazioni costituisce una questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. Inoltre, l'interesse all'impugnazione di una misura cautelare personale deve essere inteso in senso utilitaristico, sicché è inammissibile il ricorso volto unicamente a ottenere l'esclusione di una circostanza aggravante, senza che da ciò derivi una concreta utilità per la posizione dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 03/07/2019 dal Tribunale del riesame di Catanzaro;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Sentite, nell'interesse del ricorrente, le conclusioni dell'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 03/07/2019 il Tribunale del rie…

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