Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26194 del 3 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26194PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che accetta dazioni o promesse di utilità dal privato, in assenza di un atto contrario ai doveri d'ufficio diretto a favorire gli interessi del privato corruttore, non integra il reato di corruzione propria, dovendosi accertare che egli abbia pregiudizialmente inteso realizzare l'interesse del privato corruttore, violando le regole che disciplinano l'esercizio del potere. Pertanto, la mera accettazione di una indebita remunerazione per l'esercizio di un potere discrezionale non implica necessariamente l'integrazione del delitto di corruzione propria, essendo necessario verificare la sussistenza di un nesso di corrispettività funzionale tra le condotte del pubblico ufficiale e del privato. Inoltre, ai fini dell'impugnazione dell'ordinanza che escluda la gravità indiziaria, il pubblico ministero deve indicare, a pena di inammissibilità per carenza di interesse, le ragioni a sostegno dell'attualità e concretezza delle esigenze cautelari, salvo il caso in cui la misura sia stata richiesta per reati per i quali opera la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Relatore

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto dal
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani
nel procedimento nei confronti di
Sa.Da., nato a E il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 05/02/2024 del Tribunale del riesame di Palermo
letti gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso;
letta la memoria del difensore avv. Gi.Ra., che ha concluso per l'inammissibilità …

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