Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42989 del 28 novembre 2005

ECLI:IT:CASS:2005:42989PEN

Massima

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Il giudice del riesame, pur in presenza di un rinvio a giudizio, non è precluso dalla valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione e del mantenimento di una misura cautelare personale, in quanto il decreto che dispone il giudizio, comportando una deliberazione del merito orientata soltanto alla necessità del dibattimento, non può ritenersi assorbente rispetto a tale valutazione. Pertanto, il giudice del riesame è tenuto a esaminare anche la prognosi indiziaria, oltre alle esigenze cautelari, al fine di verificare la legittimità del provvedimento cautelare, anche quando il procedimento sia stato instaurato nelle forme del rito direttissimo. La mancata trasmissione al tribunale del riesame degli atti su cui si è fondata la richiesta del pubblico ministero non determina la perdita di efficacia della misura cautelare, in quanto tale sanzione è prevista solo per l'omessa trasmissione degli elementi a contenuto sostanziale e probatorio, mentre gli atti di natura meramente processuale, come la richiesta del pubblico ministero, possono essere acquisiti anche successivamente. Il giudice del riesame, pertanto, è tenuto a esaminare nuovamente sia il profilo indiziario che quello delle esigenze cautelari, sulla base di tutti gli elementi acquisiti, anche se non tempestivamente trasmessi, al fine di verificare la legittimità del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE VI PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da Fa. Lo., nato in Ro. il (...), Si. Mu., nato in Ro. il (...), Fl. Sa., nato in Ro. il (...) e St. Lo., nato in Ro. il (...), contro l'ordinanza 18 aprile 2005 del Tribunale di Roma.
Sentita la relazione svolta dal ((omissis)). Udito il Pubblico Ministero, in persona del dr. ((omissis)), sostituto Procuratore generale, che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio per un nuovo esame. Uditi i difensori di fiducia, avv.to Gi. Do., per St. Lo. e Fa. Lo., e l'avv.to Fa., in sostituzione dell'avv.to Ma., per Si. Mu. e per Fl. Sa. che hanno concluso per l'annullamento della sentenza annullata e la perdita di efficacia della misura cautelare.
RITEN…

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