Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43058 del 21 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43058PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando vi è un accordo criminoso stabile e duraturo, finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di reati, caratterizzato da una struttura organizzativa efficiente e da una ripartizione dei ruoli e dei compiti tra i partecipi, destinata a sopravvivere alla realizzazione dei singoli reati-scopo. Tale reato associativo si differenzia dal concorso di persone nel reato, in cui l'accordo criminoso è contingente e occasionale, circoscritto alla commissione di uno o più reati specificamente individuati. Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere, non è necessaria l'eterogeneità dei reati-fine, essendo sufficiente l'indeterminatezza del programma criminoso, né rileva la modalità di ripartizione degli utili tra i partecipi, purché sussista il vincolo associativo. La prova dell'esistenza dell'associazione può desumersi anche dalle modalità esecutive dei reati-scopo, dalla loro ripetizione, dai contatti fra gli autori e dall'uniformità delle condotte, specie se protratte per un tempo apprezzabile. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, la cui ricostruzione e interpretazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetta da vizi logici o da manifesta illogicità. Parimenti, il provvedimento di confisca delle cose servite o destinate a commettere il reato, nonché del profitto dello stesso, è legittimo ove adeguatamente motivato sulla base degli elementi emersi nel processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. VI. N. IL (OMESSO);

2) VO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/02/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMBROSIO ANNAMARIA;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Enrico Delehaye che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso del VO. e per il rigetto d…

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