Consiglio di Stato sentenza n. 1426 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:1426SENT

Massima

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La violazione del divieto di estrazione dal deposito fiscale di altri prodotti fino all'estinzione del debito di accisa, previsto dall'art. 3, comma 4 del d.lgs. n. 504/1995, comporta la revoca della licenza fiscale di esercizio del deposito fiscale, in applicazione dell'art. 5, comma 5 del medesimo decreto, in quanto il legislatore ha previsto tale causa di revoca con carattere automatico e vincolato, senza margini di discrezionalità per l'amministrazione. Il divieto di estrazione opera in modo immediato e automatico al verificarsi del presupposto del mancato pagamento dell'accisa entro il termine di legge, senza che sia necessaria un'attività amministrativa di accertamento o dichiarazione. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a revocare la licenza fiscale di esercizio del deposito in caso di accertata violazione del divieto di estrazione, a prescindere da ulteriori valutazioni circa la gravità della condotta o l'interesse pubblico sotteso. La presentazione di un'istanza di rateizzazione del debito tributario non è sufficiente a superare l'operatività del divieto di estrazione, in quanto il beneficio della rateazione è subordinato all'accoglimento della relativa domanda da parte dell'amministrazione, che mantiene un potere discrezionale in merito. Inoltre, la natura tributaria del debito di accisa esclude la giurisdizione del giudice amministrativo sulle controversie relative alle istanze di rateizzazione, le quali rientrano nella competenza del giudice tributario.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/02/2022

N. 01426/2022REG.PROV.COLL.

N. 05565/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5565 del 2015, proposto dalla società Agripetroli S.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale G. Mazzini, n. 142 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, n. 12 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
il Ministero dell’…

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