Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10072 del 10 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10072PEN

Massima

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Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere revocato di diritto quando il condannato riporta, entro il termine del periodo di esperimento, nuove condanne per delitti commessi prima della concessione del beneficio, la cui pena cumulata a quella precedentemente sospesa supera i limiti stabiliti dalla legge. L'indulto, pur estinguendo la pena, non ha efficacia ablativa degli altri effetti scaturenti dalla condanna, tra cui l'idoneità della stessa a fungere da causa risolutiva del beneficio della sospensione condizionale. Pertanto, qualora a una condanna a pena sospesa segua, nei termini, una successiva condanna a pena interamente condonata che, cumulata con la prima, supera il limite di concedibilità del beneficio, è obbligatoria la revoca della sospensione condizionale precedentemente concessa. Il provvedimento di unificazione delle pene detentive concorrenti non costituisce atto preliminare rispetto alla richiesta di revoca del beneficio della sospensione condizionale, essendo il pubblico ministero legittimato a porre direttamente in esecuzione la pena già coperta dal beneficio caducato, chiedendo al giudice dell'esecuzione la declaratoria di revoca. Il divieto del ne bis in idem non opera quando le due sentenze, pur relative allo stesso fatto, sono state emesse nei due gradi del medesimo giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 122/2013 TRIBUNALE di CATANIA del 17/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TARDIO Angela;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 17 luglio 2013 il Tribunale di Catania, in funzione …

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