Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13201 del 2005

ECLI:IT:TARLAZ:2005:13201SENT

Massima

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La presentazione della domanda di sanatoria edilizia da parte del ricorrente fa venir meno l'interesse alla decisione sul ricorso avverso l'ordinanza di demolizione dell'abuso, in quanto il provvedimento sanzionatorio inizialmente adottato perde efficacia e deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria, espressa o implicita, o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. Pertanto, il ricorso giurisdizionale avverso tale provvedimento repressivo deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in applicazione della consolidata giurisprudenza amministrativa formatasi in relazione ai precedenti condoni edilizi. Tale orientamento è applicabile anche nei riguardi della concessione edilizia in sanatoria richiesta ai sensi dell'art. 32 del D.L. n. 30.9.2003 n. 269, convertito dalla legge 24.11.2003 n.326, in quanto il citato articolo ha disposto l'applicabilità alle opere abusive, ultimate entro il 31.3.2003, delle disposizioni in materia di condono edilizio contenute nella legge n. 47/1985 e successive modificazioni. La presentazione della domanda di sanatoria, inoltre, non può avere altro significato se non quello di ammissione del commesso abuso edilizio, con la conseguenza che non è configurabile altro interesse che quello diretto ad ottenere il provvedimento in sanatoria, ovvero, in caso di diniego, un nuovo atto repressivo sulla base delle attuali situazioni di fatto e normative, contro il quale si dovrà eventualmente proporre nuovo ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio
Sede di Roma, Sez. II ter
composto dai signori magistrati:
((omissis)). ((omissis))
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 12997 del 1999, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), ed elettivamente domiciliato in Roma, presso lo studio del difensore, alla via Flaminia n. 79;
CONTRO
- Comune di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato in Roma presso gli Uffici dell'Avvocatura comunale alla via del Tempio di Giove n. 21,
per l'annullamento
- della determinazione 14 maggio 1999, n. 719 (notificata in data 6 luglio 1999) con la quale il Dirigente della Sedicesima Circoscrizione del Comune di Roma ha ordinato la demolizione delle opere eseguite nell'immobile sito in Roma, via ((omissis)) 13; nonché di ogni altro atto a quello…

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