Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2197 del 2014

ECLI:IT:TARPA:2014:2197SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha il dovere di concludere i procedimenti amministrativi entro il termine di trenta giorni, salvo diversa previsione di legge, adottando un provvedimento espresso. Il silenzio inadempimento della pubblica amministrazione oltre il termine di conclusione del procedimento determina l'obbligo di quest'ultima di provvedere espressamente sulle istanze presentate, senza che il giudice possa pronunciarsi sulla fondatezza delle pretese dedotte in giudizio, in quanto residuano ulteriori margini di esercizio della discrezionalità amministrativa. Il ritardo nell'adozione del provvedimento finale, in assenza di un pregiudizio ingiusto per il privato, non comporta il diritto al risarcimento del danno o all'indennizzo, essendo le spese di lite compensate in ragione dell'esito parziale del ricorso.

Sentenza completa

N. 01548/2014
REG.RIC.

N. 02197/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01548/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1548 del 2014, proposto da Uddin Jashim, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via G. Pacini n. 5;

contro

il Ministero dell'Interno-Utg Prefettura di Palermo, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliataria in Palermo, via A. ((omissis)) 81;

per l'annullamento

del silenzio inadempimento formatosi sia sull’istanza di emersione dal lavoro irregolare domestico, avanzata in data 13.10.2012 dal sig. ((omissis)) (datore di lavoro) in favore del ricorrente (lavoratore…

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