Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4037 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4037PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) assorbe il reato di minaccia (art. 612 c.p.), in quanto gli atti intimidatori rientrano tra gli elementi qualificanti della fattispecie, mentre le ingiurie sono ad essa estranee ed incidono su un bene della vita diverso da quello tutelato dalla norma sugli atti persecutori. Tuttavia, il reato di atti persecutori non assorbe il reato di danneggiamento (art. 635 c.p.), che configura un'autonoma fattispecie incriminatrice. Pertanto, il concorso formale tra il reato di atti persecutori e quello di danneggiamento è configurabile, salvo che i due episodi di danneggiamento siano identici, nel qual caso l'azione penale per il secondo episodio non può essere proseguita per il divieto di bis in idem. Nella commisurazione della pena per il reato di atti persecutori, il giudice può legittimamente negare le circostanze attenuanti generiche ove ritenga che la cessazione delle condotte persecutorie sia avvenuta solo a seguito dell'applicazione di una misura cautelare, senza che sia necessario esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti. Tuttavia, la pena finale deve essere rideterminata in relazione all'annullamento senza rinvio di alcuni capi di imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2958/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 25/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. FIMIANI P., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza deliberata il 25/03/2014, la Corte di app…

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