Consiglio di Stato sentenza n. 1837 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:1837SENT

Massima

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Il richiedente la concessione edilizia in sanatoria ha l'onere di provare rigorosamente la data di ultimazione dei lavori oggetto dell'abuso, in quanto solo l'interessato può fornire inconfutabili atti, documenti ed elementi probatori che siano in grado di radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione del manufatto. In assenza di tale prova, l'Amministrazione è legittimata a negare il rilascio della concessione in sanatoria, non essendo onere dell'Amministrazione stessa svolgere ulteriori accertamenti istruttori. Infatti, nel procedimento di condono edilizio, è il richiedente che versa in una situazione di illecito e che, se intende riportare alla "liceità" quanto abusivamente realizzato per il tramite dell'adozione da parte della pubblica amministrazione di una concessione edilizia in sanatoria, ha l'onere di provare la sussistenza dei presupposti e requisiti normativamente previsti. Pertanto, in mancanza di una rigorosa dimostrazione dell'epoca degli abusi da parte del richiedente, l'Amministrazione è legittimata a negare il rilascio della concessione in sanatoria, non essendo tenuta a compiere ulteriori accertamenti istruttori. Ciò in quanto, nel procedimento di condono edilizio, grava sul richiedente l'onere di provare i presupposti e i requisiti normativamente previsti per ottenere la sanatoria, non essendo onere dell'Amministrazione dimostrare tali circostanze.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/03/2018

N. 01837/2018REG.PROV.COLL.

N. 05360/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 5360 del 2007, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), un proprio e quali eredi di ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), in proprio e quali eredi di ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale Parioli, 180;

contro

Comune di Salerno, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Taranto, 18;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per l…

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