La clausola compromissoria contenuta nello statuto di un consorzio, che devolve agli arbitri "qualsiasi controversia inerente il patto consortile o da esso dipendente, che possa sorgere tra il Consorzio e gli aderenti, ovvero fra gli aderenti fra loro", è applicabile anche alle controversie aventi ad oggetto il pagamento dei contributi consortili, in quanto tali contributi sono disciplinati dallo statuto medesimo e costituiscono la principale fonte di finanziamento dell'attività del consorzio. Tuttavia, la suddetta clausola compromissoria è divenuta nulla per sopravvenienza, in quanto anteriore all'entrata in vigore del d.lgs. n. 5 del 2003, il cui art. 34, comma 2, dispone che il potere di nomina di tutti gli arbitri debba essere necessariamente conferito ad un terzo estraneo alla società, e non è stata oggetto di adeguamento entro i termini previsti dalla legge. Pertanto, la controversia relativa al pagamento dei contributi consortili deve essere devoluta alla competenza del giudice ordinario.