Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45986 del 5 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45986PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca deliberato ai sensi dell'art. 240-bis c.p. è suscettibile di revoca, a condizione che sia affetto da invalidità genetica e debba, conseguentemente, essere rimosso per rendere effettivo il diritto, costituzionalmente garantito, alla riparazione dell'errore giudiziario, non ostando al relativo riconoscimento l'eventuale irreversibilità dell'ablazione, che non esclude la possibilità della restituzione del bene confiscato all'avente diritto o forme comunque riparatorie della perdita patrimoniale da lui ingiustificatamente subita. Tuttavia, a fronte di tale esigenza di garanzia dei soggetti passivi dell'ablazione, non possono essere rimessi in discussione con l'istanza di revoca del provvedimento irrevocabile di confisca, in assenza di elementi di novità, elementi di giudizio già considerati nel procedimento di prevenzione presupposto, censurati in termini meramente rivalutativi. Il principio del ne bis in idem è applicabile anche nel procedimento di prevenzione, ma la preclusione del giudicato opera "rebus sic stantibus" e, pertanto, non impedisce la rivalutazione della pericolosità ai fini dell'applicazione di una nuova o più grave misura ove si acquisiscano ulteriori elementi, precedenti o successivi al giudicato, ma non valutati, che comportino un giudizio di maggiore gravità della pericolosità stessa e di inadeguatezza delle misure precedentemente adottate. La confisca allargata ex art. 240-bis c.p. è una misura di sicurezza fondata su un sistema probatorio presuntivo, necessariamente collegata all'esistenza di un reato-spia, la cui configurabilità in tutti i suoi elementi costitutivi fonda il sospetto che il condannato abbia tratto dall'attività delittuosa le forme di ricchezza di cui dispone, anche per interposta persona, in base alla presunzione relativa della loro derivazione da condotte delittuose ulteriori rispetto a quelle riscontrate nel processo penale, che costituiscono comunque la base della presunzione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 27/09/2021 dalla Corte di appello di Napoli;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Lette le conclusioni del Sostituto procuratore generale Dott. Dall'((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 settembre 2021 la Corte di appello di Napoli respingeva l'opposizione pres…

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