Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8901 del 3 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8901PEN

Massima

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La falsificazione non grossolana di una patente di guida rilasciata da uno Stato estero può integrare il reato di cui agli articoli 477 e 482 del codice penale, qualora sussistano le condizioni di validità di tale documento ai fini della conduzione di un veicolo anche nel territorio italiano, come fissate dagli articoli 135 e 136 del Codice della Strada. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare e motivare adeguatamente l'idoneità della patente straniera a legittimare la guida nel territorio nazionale, accertando in particolare se essa conservi validità ai sensi della normativa di settore, anche in relazione alla durata della residenza del soggetto in Italia. Ove il documento risulti privo di tale validità, la sua falsificazione non integra il reato contestato, in quanto il documento non avrebbe alcuna efficacia pubblicistica né costituirebbe un provvedimento autorizzatorio idoneo a legittimare la conduzione di veicoli. Inoltre, la circostanza che la patente straniera sia convertibile in patente italiana non è di per sé sufficiente a ritenere integrata la fattispecie di reato, dovendosi verificare se tale conversione sia effettivamente consentita nel caso concreto sulla base degli accordi bilaterali e delle disposizioni amministrative applicabili. Il giudice, pertanto, è tenuto a compiere gli opportuni accertamenti in fatto e in diritto al fine di valutare la concreta idoneità della patente straniera a legittimare la guida nel territorio nazionale, motivando adeguatamente le proprie conclusioni in ordine alla responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24.2.2015 della Corte di Appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione del Cons. Dott. AMATORE Roberto;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FIMIANI Pasquale che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Firenze, in parziale riforma della sentenza emessa il 14.2.2013, …

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