Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35861 del 18 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35861PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando l'agente, con una falsa denuncia, incolpa indirettamente una persona che egli sa essere innocente, al fine di adempiere a un'obbligazione contrattuale. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'imputato circa l'innocenza della persona incolpata e dalla volontà di adempiere a un obbligo contrattuale attraverso la falsa denuncia. La Corte di Cassazione, nel confermare la condanna per calunnia, ha ritenuto che la motivazione della sentenza impugnata abbia adeguatamente dimostrato la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, nonostante le doglianze generiche del ricorrente, il quale non ha contestato specificamente gli argomenti esplicitati nella decisione di merito. Pertanto, il reato di calunnia si configura quando l'agente, consapevole dell'innocenza della persona incolpata, utilizza una falsa denuncia al fine di adempiere a un obbligo contrattuale, essendo l'elemento soggettivo del reato integrato dalla consapevolezza dell'innocenza della persona incolpata e dalla volontà di adempiere a un obbligo contrattuale attraverso la falsa denuncia. La Corte di Cassazione, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo, tiene conto della motivazione della sentenza impugnata, respingendo doglianze generiche che non confutino specificamente gli argomenti ivi esposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

IO. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/04/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. MILO NICOLA;

udito il P.G., in persona del Dr. Selvaggi E., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

non e' comparso il difensore.

FATTO E DIRITTO

La Corte d'Appello di Firenze, con sen…

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