Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 250 del 2016

ECLI:IT:TARBA:2016:250SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto la tutela giurisdizionale amministrativa è accordata solo a chi abbia un interesse concreto ed attuale all'annullamento dell'atto impugnato. Pertanto, il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comunicato con atto depositato in corso di causa, comporta l'impossibilità di pronunciare una decisione di merito, essendo venuto meno il presupposto processuale della sussistenza di un interesse legittimo tutelabile. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio in ragione dell'accordo raggiunto tra le parti.

Sentenza completa

N. 01508/2013
REG.RIC.

N. 00250/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01508/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1508 del 2013, proposto da:
Comune di Manfredonia, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Bari, Via F. Crispi, 6;

contro

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Salute, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari, domiciliataria in Bari, Via Melo, 97; Regione Puglia, Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) - Puglia, Provincia di Foggia, Azienda Sanitaria Locale Foggia, Capitaneria di Porto di Manfredonia, Ispra - Istituto Superiore della Protezi…

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