Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8062 del 23 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8062PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere si caratterizza per tre elementi fondamentali: un vincolo associativo tendenzialmente permanente o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli delitti programmati; l'indeterminatezza del programma criminoso, che distingue il reato associativo dall'accordo che sorregge il concorso di persone nel reato; l'esistenza di una struttura organizzativa, sia pur minima, ma idonea e adeguata a realizzare gli obiettivi criminosi. È sufficiente la presenza di almeno tre persone, senza necessità di un numero notevole di partecipanti o di una precisa distinzione di ruoli, purché vi sia la consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio criminale e di partecipare con il proprio contributo causale alla realizzazione di un programma criminale duraturo, per la cui attuazione è stata predisposta una struttura con i mezzi necessari. L'elemento distintivo tra il delitto di associazione per delinquere e il concorso di persone nel reato continuato risiede nel carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso è diretto alla commissione di uno o più reati con la realizzazione dei quali si esaurisce, mentre nel reato associativo è diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Ai fini della valutazione della veste processuale del dichiarante, spetta al giudice il potere di verificare in termini sostanziali l'attribuibilità allo stesso della qualità di indagato nel momento in cui le dichiarazioni vengono rese, accertamento che si sottrae al sindacato di legittimità se congruamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 28.9.2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Brescia ha confermat…

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