Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19054 del 23 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19054PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 si configura quando vi sia un accordo tra più soggetti finalizzato a costituire una struttura permanente in cui ciascun associato svolge un ruolo specifico nell'ambito di un programma criminoso volto alla commissione di una serie indeterminata di delitti di spaccio di droga. La prova del vincolo associativo può essere data anche attraverso il riscontro di elementi indiziari quali i contatti continuativi tra gli spacciatori, i frequenti approvvigionamenti di stupefacenti, l'esistenza di basi logistiche e forme organizzative, anche non particolarmente complesse, indicative della continuità del sodalizio criminale. Ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante prevista dal comma 6 dello stesso art. 74, non è sufficiente considerare le sole quantità effettivamente scambiate, ma occorre fare riferimento anche a quelle trattate e offerte in vendita dai partecipi all'associazione. In tema di misure cautelari personali, per i delitti di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., tra cui il reato associativo in materia di stupefacenti, opera una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, che il giudice può superare solo in presenza di specifici elementi idonei a dimostrare l'insussistenza di tali presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI STASI Antonell - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/11/2019 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 07/11/2019, il Tribunale di Catania rigettava il riesame proposto nell…

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