Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27570 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27570PEN

Massima

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La pericolosità sociale del soggetto, valutata ai fini dell'applicazione di una misura di sicurezza, deve essere accertata in concreto dal giudice di merito, il quale è tenuto a considerare tutti gli elementi rilevanti, ivi compresi i precedenti penali, la condotta tenuta in carcere e l'eventuale affiliazione a organizzazioni criminali, senza però confondere tale valutazione con l'attualità della commissione di nuovi reati. Ove il giudice ritenga che la pericolosità sia attenuata, in ragione di fattori quali la spontanea costituzione in carcere, l'epoca non recente dei reati commessi e l'assenza di ulteriori infrazioni disciplinari, egli può legittimamente sostituire la misura detentiva con quella della libertà vigilata, purché tale valutazione sia sorretta da una motivazione congrua e immune da illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) GU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 3708/2009 TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI, del 14/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, Dott. D'ANGELO Giovanni, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte suprema, il …

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