Cassazione civile Sez. III sentenza n. 1433 del 27 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1433CIV

Massima

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Il diritto di cronaca, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova il suo limite nel rispetto della reputazione e dell'onore altrui. Pertanto, la pubblicazione di notizie diffamatorie, anche se relative a vicende giudiziarie, può comportare la responsabilità dell'editore, salvo che non dimostri di aver agito nel rispetto dei canoni di verità, continenza e pertinenza dell'informazione. In tali casi, il giudice può condannare l'editore al risarcimento del danno in favore della persona offesa, senza che rilevi la mancata condanna degli altri soggetti inizialmente convenuti, atteso che la responsabilità dell'editore è autonoma e indipendente da quella degli altri eventuali concorrenti nell'illecito. Inoltre, il giudice può compensare le spese processuali tra le parti, anche in assenza di gravi ed eccezionali ragioni, qualora ritenga che ciascuna parte abbia avuto una parziale soccombenza, valutando complessivamente la vicenda e le posizioni delle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Giovanni B. - rel. Presidente

Dott. SESTINI Danilo - Consigliere

Dott. CIRILLO Francesco Maria - Consigliere

Dott. ROSSETTI Marco - Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 13510/2011 proposto da:

(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del controricorso;

- controricorrente -

e contro

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