Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2517 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:2517SENT

Massima

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Il mancato o intempestivo pagamento, da parte del concessionario, delle rate di un piano di rientro concordato per il saldo di pregressi debiti relativi al canone di occupazione del suolo pubblico (COSAP), costituisce causa di decadenza della concessione, anche in assenza di preventiva notifica di atti di accertamento esecutivo, in quanto l'obbligo di pagamento discende direttamente dalla clausola decadenziale inserita nel provvedimento di rinnovo della concessione, la quale rappresenta una legittima esplicazione dell'autonomia giuridica dell'amministrazione concedente nel definire le condizioni per il mantenimento dell'uso particolare di un bene appartenente al suo patrimonio, ispirata a esigenze di tutela della finanza pubblica. La clausola decadenziale per inadempimento del piano di rientro è aggiuntiva rispetto alle ipotesi di decadenza previste nei regolamenti comunali e ha autonomi presupposti sostanziali e procedurali, sicché non rilevano eventuali irregolarità nell'attività di accertamento e riscossione dei canoni pregressi. Inoltre, la disparità di trattamento rispetto ad altri concessionari ammessi a sanare le proprie esposizioni debitorie non è ipotizzabile in relazione a poteri amministrativi vincolati, come quello esercitato per dichiarare la decadenza per inadempimento del piano di rientro. Pertanto, il mancato o intempestivo pagamento delle rate del piano di rientro concordato per il saldo di pregressi debiti COSAP legittima l'amministrazione concedente a dichiarare la decadenza della concessione, senza che assumano rilievo eventuali irregolarità procedurali nell'attività di accertamento e riscossione dei canoni pregressi o asserite disparità di trattamento rispetto ad altri concessionari.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/09/2024

N. 02517/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01877/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1877 del 2023, proposto da
Sohail Ashraf Chatha, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandra Calabro', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Como, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Chiara Piatti, Marilisa Ogliaroso, Antonio Tafuri e Andrea Romoli Venturi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- del provvedimento n. 671 del 31 luglio 2023, notificato il 2 agosto 2023, avente ad oggetto la decadenza della concessione in rinnovo n…

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