Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 437 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:437SENT

Massima

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Il potere di annullamento del provvedimento di autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza, ai sensi dell'art. 82 del D.P.R. n. 616 del 1972, è espressione della cogestione dei valori paesistici tra Stato e Regioni e può essere esercitato anche oltre il termine di sessanta giorni previsto dalla norma, qualora si renda necessaria l'acquisizione di integrazioni documentali o istruttorie per il corretto esercizio di tale potere. L'Amministrazione statale può, inoltre, annullare l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione anche quando risulti un profilo di eccesso di potere, come nel caso di insufficiente motivazione in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera, ovvero di mancata considerazione della disciplina del piano territoriale paesistico, specie in relazione all'ampiezza dell'intervento edilizio realizzato in contrasto con tale disciplina. Il divieto di effettuare valutazioni di merito sussiste soltanto se l'ente che rilascia l'autorizzazione abbia adempiuto al suo obbligo di motivare in maniera adeguata in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera; in caso contrario, gli organi ministeriali possono annullare il provvedimento adottato per difetto di motivazione e indicare le ragioni di merito, sorrette da una puntuale indicazione degli elementi concreti della specifica fattispecie, che concludono per la non compatibilità delle opere edilizie con i valori tutelati.

Sentenza completa

N. 18078/1999
REG.RIC.

N. 00437/2016 REG.PROV.COLL.

N. 18078/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 18078 del 1999, proposto da:
Carnevali Giorgio e Carnevali Marina, rappresentati e difesi dall'avv. Roberto Venettoni, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Cesare Fracassini, 18;

contro

Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, con domicilio in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto, del 5-10-1999, con cui il Soprintendente per i beni ambientali e architettonici del Lazio ha annullato il parere favorevole espresso dalla Regione Lazio il 17-5-1999, ai …

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