Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19055 del 23 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19055PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si configura quando vi sia un accordo tra più soggetti, anche non formalizzato, diretto a costituire una struttura permanente finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di spaccio di droga, con una ripartizione di compiti e ruoli tra gli associati. La prova del vincolo associativo può essere desunta da elementi indiziari, quali i contatti continui tra gli spacciatori, i frequenti viaggi per il rifornimento della droga, le basi logistiche, le forme di copertura e i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, opera una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, che può essere superata solo da elementi specifici dedotti dall'indagato, non essendo sufficiente il mero stato di incensuratezza. Il giudice, in tal caso, è tenuto a dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione, salvo che l'indagato abbia allegato elementi di segno contrario, nel qual caso l'obbligo motivazionale diviene più pregnante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonell - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/11/2019 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Antonella Di Stasi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Tampieri Luca, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha conclus…

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