Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1899 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:1899SENB

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro nei confronti dello straniero condannato, anche non definitivamente, per reati ostativi alla permanenza sul territorio nazionale, è legittimo in quanto l'Amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può ritenere prevalente l'interesse pubblico alla sicurezza e all'ordine pubblico rispetto all'interesse dello straniero a permanere in Italia, anche in presenza di vincoli familiari, qualora la gravità e la pericolosità delle condotte criminose commesse siano tali da rendere intollerabile la sua permanenza nel territorio dello Stato. In tali ipotesi, il bilanciamento tra il diritto alla vita familiare dello straniero e le esigenze di prevenzione di minacce all'ordine pubblico non impone necessariamente all'Amministrazione di far prevalere l'interesse del ricorrente, dovendo essa valutare una pluralità di elementi, quali la natura e la gravità del reato, la durata del soggiorno, il lasso di tempo trascorso dalla commissione del reato e la condotta successiva del ricorrente, la situazione familiare e la solidità dei legami sociali, culturali e familiari con il Paese ospitante, al fine di accertare se lo straniero costituisca una minaccia effettiva e sufficientemente grave per l'ordine pubblico o la pubblica sicurezza, senza che la sola esistenza di un nucleo familiare in Italia possa rappresentare uno scudo o una garanzia assoluta di immunità dal rischio di revoca o diniego di rinnovo del permesso di soggiorno.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/02/2023

N. 01899/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12910/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 12910 del 2022, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, Ufficio Territoriale del Governo Roma, Questura Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliati
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto con il quale è stato deciso il rifiuto della domanda volta a ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno per…

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