Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27991 del 13 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:27991PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini della conferma della misura cautelare, è tenuto a verificare l'adeguatezza della motivazione del provvedimento impugnato in ordine all'individuazione degli elementi di riscontro, sia oggettivi che soggettivi, idonei a sorreggere l'imputazione, senza che sia necessaria una specifica giustificazione in relazione all'attendibilità intrinseca del dichiarante, ove tale profilo non sia stato oggetto di censura nel precedente annullamento. In particolare, il giudice di merito deve puntualmente indicare quali elementi di prova siano riferibili alle modalità oggettive del fatto e quali, invece, risultino collegati alla partecipazione degli indagati, valorizzando altresì le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le intercettazioni e le altre fonti di prova, purché sorrette da adeguata motivazione in ordine alla loro attendibilità estrinseca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AD. Um., nato il (OMESSO) e BO. Gi. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 16-3-07;

Visti gli atti, l'ordinanza denunciata ed i ricorsi;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

MOTIVI DI RICORSO E RAGIONI DELLA DECISIONE

Con pronuncia 12-4-06 il Tribunale di Salerno rigettava …

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