Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 4847 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:4847SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ritiro in autotutela di un precedente atto, adottato a seguito di sopravvenuti elementi istruttori favorevoli all'attività imprenditoriale oggetto del provvedimento originario, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, senza che ciò integri una piena soddisfazione dell'interesse azionato, in quanto il nuovo provvedimento non si fonda sulle medesime ragioni poste a base del ricorso, ma rinvia alle prescrizioni e condizioni previste dalla successiva conferenza di servizi. In tale ipotesi, la compensazione integrale delle spese di lite costituisce un eccezionale motivo, in considerazione del fatto che l'Amministrazione si è determinata all'adozione del provvedimento di ritiro a seguito dei richiamati sviluppi procedimentali. Il provvedimento amministrativo di ritiro in autotutela di un precedente atto, adottato a seguito di sopravvenuti elementi istruttori favorevoli all'attività imprenditoriale oggetto del provvedimento originario, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, senza che ciò integri una piena soddisfazione dell'interesse azionato, in quanto il nuovo provvedimento non si fonda sulle medesime ragioni poste a base del ricorso, ma rinvia alle prescrizioni e condizioni previste dalla successiva conferenza di servizi. In tale ipotesi, la compensazione integrale delle spese di lite costituisce un eccezionale motivo, in considerazione del fatto che l'Amministrazione si è determinata all'adozione del provvedimento di ritiro a seguito dei richiamati sviluppi procedimentali. La sopravvenuta carenza di interesse e la cessazione della materia del contendere si differenziano in quanto la prima può essere conseguenza anche di una valutazione esclusiva dello stesso soggetto, in relazione a sopravvenienze anche indipendenti dal comportamento della controparte e qualora sia determinata dal sopravvenire di un nuovo provvedimento, questo non soddisfa integralmente il ricorrente, determinando una nuova valutazione dell'assetto del rapporto tra la pubblica amministrazione e l'amministrato; al contrario, la cessazione della materia del contendere si determina quando l'operato successivo della parte pubblica si rivela integralmente satisfattivo dell'interesse azionato. Pertanto, nel caso in cui l'Amministrazione adotti un provvedimento di ritiro in autotutela di un precedente atto, a seguito di sopravvenuti elementi istruttori favorevoli all'attività imprenditoriale oggetto del provvedimento originario, senza che ciò integri una piena soddisfazione dell'interesse azionato, in quanto il nuovo provvedimento non si fonda sulle medesime ragioni poste a base del ricorso, ma rinvia alle prescrizioni e condizioni previste dalla successiva conferenza di servizi, si determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, con conseguente compensazione integrale delle spese di lite, in considerazione del fatto che l'Amministrazione si è determinata all'adozione del provvedimento di ritiro a seguito dei richiamati sviluppi procedimentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/10/2017

N. 04847/2017 REG.PROV.COLL.

N. 03542/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 3542 del 2017, proposto da:
Edilcalcestruzzo S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, viale Gramsci, 23;

contro

Comune di Casamarciano non costituito in giudizio;

per l'annullamento

previa adozione di misure cautelari,

dell' ordinanza n. 20/2017 del 5 settembre 2017 con la quale il Sindaco di Casamarciano ha ordinato la “cessazione immediata di tutte le attività imprenditoriali esercitate presso e…

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