Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 766 del 2012

ECLI:IT:TARLE:2012:766SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia da parte del soggetto destinatario di un provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere abusive comporta la necessaria adozione di un nuovo provvedimento da parte dell'amministrazione competente, che vale a superare il precedente provvedimento oggetto di impugnazione. Anche nell'ipotesi di rigetto dell'istanza di sanatoria, l'amministrazione è comunque tenuta ad adottare un nuovo provvedimento sanzionatorio, rendendo così inefficace il precedente provvedimento di ingiunzione di demolizione e facendo venir meno l'interesse al ricorso giurisdizionale avverso quest'ultimo. La presentazione dell'istanza di sanatoria produce quindi l'effetto di determinare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 01056/1999
REG.RIC.

N. 00766/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01056/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1056 del 1999, proposto da:
Immobiliare S. Anna S.p.A., Costa Brada Srl rappresentate e difese dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. Spata in Lecce, via Zanardelli, 60;

contro

Comune di Gallipoli, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Lecce, via 95° Rgt Fanteria, 9;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione 20/1999 del Dirigente dell'UTC di Gallipoli;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Galli…

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