Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1706 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:1706SENT

Massima

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Il proprietario di un'area non può essere ritenuto responsabile dell'abbandono di rifiuti in tale area, qualora sia accertato che i rifiuti erano già presenti al momento dell'acquisto del terreno e che il proprietario abbia successivamente effettuato interventi di riempimento e livellamento autorizzati dalle competenti autorità, senza che gli sia imputabile alcuna condotta dolosa o colposa in relazione all'abbandono dei rifiuti. In tali casi, l'ordinanza di rimozione dei rifiuti emessa nei confronti del proprietario risulta illegittima per difetto di accertamento della responsabilità del medesimo. Il principio di diritto espresso nella massima è che il proprietario di un'area non può essere ritenuto responsabile dell'abbandono di rifiuti in tale area, qualora sia accertato che i rifiuti erano già presenti al momento dell'acquisto del terreno e che il proprietario abbia successivamente effettuato interventi di riempimento e livellamento autorizzati, senza che gli sia imputabile alcuna condotta dolosa o colposa in relazione all'abbandono. In tali casi, l'ordinanza di rimozione dei rifiuti emessa nei confronti del proprietario risulta illegittima per difetto di accertamento della responsabilità del medesimo. La massima sottolinea che la responsabilità del proprietario per l'abbandono di rifiuti presuppone l'accertamento di una sua condotta dolosa o colposa, non potendo egli essere ritenuto responsabile in via oggettiva per la sola qualità di proprietario dell'area. Inoltre, evidenzia che, qualora il proprietario abbia effettuato interventi di riempimento e livellamento autorizzati, non può essere considerato responsabile per i rifiuti preesistenti al suo acquisto del terreno. Infine, precisa che, in assenza di tali presupposti di responsabilità, l'ordinanza di rimozione dei rifiuti risulta illegittima per difetto di accertamento della responsabilità del proprietario. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali, ed è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

N. 00074/2009
REG.RIC.

N. 01706/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00074/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 74 del 2009, proposto da:
La Viaccia di del Carlo Anna & C. S.a.s.L, rappresentata e difesa dall'avv. Laura Formichini, con domicilio eletto presso l’avv. Iacopo Di Passio in Firenze, via delle Mantellate 8;

contro

Comune di Altopascio, rappresentato e difeso dall'avv. Roberto Camero, con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli 40;

nei confronti di

Agenzia Regionale Protezione Ambiente (Arpa) – Toscana non costituita in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia,

dell’ordinanza del Sindaco del Comune di …

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