Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32695 del 2 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32695PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., non si esaurisce nel mero dato formale dell'affiliazione, ma richiede la prestazione di un concreto apporto alla vita e all'attività del sodalizio criminale. Pertanto, la sussistenza del reato può essere desunta non solo dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia, purché dotate di credibilità intrinseca e adeguatamente riscontrate, ma anche da altri elementi indiziari, come l'inserimento del nominativo dell'indagato in una lista di "stipendiati" del clan, la sua soggezione ai capi dell'associazione e la disponibilità a eseguirne gli ordini, nonché l'accertamento di condotte violente e spietate, anche se commesse al di fuori del contesto mafioso, purché idonee a confermare il suo ruolo attivo e dinamico all'interno del sodalizio. Il giudice di legittimità, in sede di impugnazione, non può procedere a una rivalutazione del compendio probatorio, essendo tenuto a verificare la logicità e la ragionevolezza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sindacare le valutazioni di quest'ultimo, salvo che non siano affette da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. ROSATI Martin - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/12/2020 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSATI Martino;
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Sost. Troncone Fulvio, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), attraverso il proprio difensore, chiede alla Corte di cassazione di annullare l'ordinanza del Tribunale del …

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