Il vincolo di destinazione di un'area a "attrezzature ed impianti di interesse generale", previsto dallo strumento urbanistico, ha natura conformativa e non espropriativa del diritto di proprietà, consentendo ai privati proprietari di realizzare direttamente tali opere di pubblico interesse, senza necessità di previa espropriazione da parte dell'Amministrazione. Pertanto, il mancato esercizio da parte del Comune della potestà pianificatoria, attraverso l'adozione di uno strumento attuativo, non determina l'automatica decadenza del vincolo, né configura un obbligo per l'Amministrazione di provvedere sulla richiesta di "ritipizzazione" dell'area, in assenza dei necessari presupposti di legge. Il vincolo conformativo, pur potendo comportare difficoltà e inconvenienti per il privato proprietario nell'utilizzazione del bene, non equivale a una privazione della facoltà di godimento e di utilizzazione dello stesso, non integrando pertanto un vincolo espropriativo soggetto a decadenza quinquennale.