Il provvedimento amministrativo di rigetto di una richiesta di autorizzazione per l'occupazione temporanea di aree demaniali marittime deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto del principio del giusto procedimento e del diritto di partecipazione del privato, nonché sulla base di una corretta istruttoria e valutazione dei presupposti di fatto e di diritto. L'Amministrazione è tenuta a comunicare preventivamente i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, consentendo al richiedente di presentare osservazioni, al fine di garantire il contraddittorio e il diritto di difesa. Il provvedimento finale deve altresì rispettare i principi di ragionevolezza, proporzionalità e coerenza, senza incorrere in contraddittorietà o illogicità manifesta, soprattutto laddove l'Amministrazione abbia in precedenza rilasciato la medesima autorizzazione nelle stesse condizioni fattuali. In caso di sopravvenuta carenza di interesse alla coltivazione del ricorso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiararne l'improcedibilità ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), c.p.a.