Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9095 del 28 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9095PEN

Massima

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La falsa dichiarazione resa dal privato, che costituisce il presupposto per l'adozione di un atto pubblico e ne diviene parte integrante, integra il delitto di induzione in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici di cui agli artt. 48 e 479 c.p., in quanto la condotta ingannatrice del privato si pone come causa efficiente dell'immutatio veri posta in essere dal pubblico ufficiale nella formazione dell'atto pubblico cui quella dichiarazione inerisce, concorrendo così all'attestazione cui si perviene mediante le false notizie o informazioni ricevute. Tale fattispecie si differenzia dal delitto di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., che presuppone che il pubblico ufficiale si limiti a trasfondere nell'atto la dichiarazione ricevuta, della cui veridicità il dichiarante risponde per effetto di un preesistente obbligo giuridico di dire il vero, obbligo che non sussisteva in capo all'indagato nel caso di specie. Inoltre, gli atti d'indagine compiuti dal P.M. dopo la scadenza del termine delle indagini preliminari, di cui sia stata tempestivamente richiesta la proroga solo successivamente concessa, sono utilizzabili nel procedimento di riesame, in applicazione dei principi stabiliti dalla giurisprudenza di legittimità. Infine, il giudizio di rilevante gravità del compendio indiziario, adeguatamente motivato dal Tribunale del riesame sulla base di una dettagliata analisi ricognitiva del materiale investigativo raccolto, inserito in una visione complessiva dei fatti e delle correlative emergenze, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logico-giuridici ictu oculi percepibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/08/2017 del Tribunale di Venezia;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Gaetano De Amicis;
sentite le conclusioni del P.G., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Lori Perla, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
sentito il difensore, Avvocato (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22 agosto 2017 il Tribunale di Venezia ha…

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