Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45646 del 26 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:45646PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso un provvedimento del tribunale del riesame, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima non risulti manifestamente illogica o carente. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile qualora il motivo denunciato risulti generico e privo di una specifica critica alla motivazione adottata dal giudice di merito, non essendo sufficiente la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze probatorie. Il giudice di legittimità, infatti, non può riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito, se non in presenza di vizi logici o di carenze motivazionali tali da rendere il provvedimento impugnato privo di una adeguata giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI PALERMO;

nei confronti di:

1) VA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 989/2009 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 23/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. SELVAGGI Eugenio, per il rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. FERRARA in sost. GIAMBRUNO per l'inammissibilita'.

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