Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19 del 2 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19PEN

Massima

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Il vincolo associativo finalizzato al traffico illecito di sostanze stupefacenti può essere provato anche attraverso l'accertamento di "facta concludentia", quali i contatti continui tra gli spacciatori, i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate mediante divisione dei compiti tra gli associati, non necessariamente implicanti una struttura gerarchica o una predefinita ripartizione di ruoli, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Inoltre, il coinvolgimento in un solo reato-fine può integrare l'elemento oggettivo della partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, laddove le connotazioni della condotta dell'agente, consapevolmente servitosi dell'organizzazione per commettere il fatto, ne riveli, secondo massime di comune esperienza, un ruolo specifico in funzione delle dinamiche operative e della crescita criminale dell'associazione. Il sindacato di legittimità sulla valutazione degli indizi di colpevolezza in sede cautelare è circoscritto all'esclusivo fine di verificare che il provvedimento impugnato contenga l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e sia privo di illogicità evidenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 14.6.2018 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 14.6.2018 il Tribunale di Palermo, adito in sede di riesame, ha confermato la …

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