Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30921 del 3 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:30921PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione del reato di lesioni volontarie, richiede la sussistenza di una situazione di pericolo attuale di offesa ingiusta per il diritto proprio o altrui, tale da imporre la necessità di una condotta lesiva per respingerla. Pertanto, la mera assenza di una situazione di pericolo per l'incolumità fisica dell'imputato, accertata sulla base di una valutazione logica e coerente delle risultanze probatorie, esclude la configurabilità della legittima difesa, anche laddove la motivazione della sentenza contenga un riferimento improprio al requisito del "non soccombere". Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti della causa di giustificazione, deve attenersi ai requisiti normativamente previsti, senza introdurre ulteriori elementi non contemplati dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FU. NI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4552/2007 CORTE APPELLO di MILANO, del 02/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore AVV. ((omissis)).

MOTIVI DELL…

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